Se avete letto altri dei nostri articoli, avrete sicuramente capito che non siamo esattamente degli amanti del gratta e vinci. In verità il discorso è ancora più serio: diciamo che non c’è niente nel mondo del gioco d’azzardo che odiamo di più.
Consideriamo i gratta e vinci come una tassa non dichiarata che lo Stato ha inventato per far quadrare o risanare i bilanci del paese. Eppure se andiamo ad analizzare il margine del banco in questo caso parliamo di un 25,4% che, seppur non altissimo, è molto più alto rispetto al lotto.
Dove sta la truffa quindi? Continuate a leggere questo articolo e ve ne renderete conto.
Facciamo un esempio con il popolare gratta e vinci “Mega Turista Per Sempre” del 2012. Tra l’altro, scusate se mi dilungo, se andiamo a guardare la pubblicità televisiva, rabbrividiamo. Ve la ricordate? Una persona di mezza età si sveglia di fretta per andare al lavoro, fa colazione si prepara esce di casa e si rende conto che in realtà vive in una fantastica spiaggia caraibica di fronte a un mare che sembra una piscine, alla faccia di tutti i vari fronzoli dell'AAMS con rispetto al gioco responsabile.
Ok, torniamo alla truffa...scusate volevamo dire al gratta e vinci “Mega Turista Per Sempre” del 2012. I dati che vi stiamo per dare li abbiamo trovati nell’edizione di focus Novembre 2012, ma comunque sono accessibili a tutti navigando on line.
Con un tagliando da 10 euro, si ha la speranza di vincere 200 mila euro subito, 15mila euro al mese per 20 anni e un bonus finale non inferiore a 100 mila euro (non chiedetemi cosa voglia dire)
Dal decreto direttoriale 2012/1157 del 13 gennaio 2012 si evince che sono stati stampati 34,560.000 biglietti (totale incasso: 345,6 milioni di euro) e che sono previsti premi per 257,7 milioni. Esattamente il 74,6% della raccolta. Ora, ci viene da pensare che non sia poi così male in quanto il margine del banco è del 25,4%.
Attenzione, però, udite udite. Vi sono esattamente 11.551.138 biglietti che prevedono la vincita. Anche qui, non male, praticamente si ha la possibilità di trovare un biglietto “vincente” su tre gratta e vinci.
Cosa fa dunque del gratta e vinci una truffa legale? La risposta è semplice: la distribuzione dei premi. Se andiamo a spulciare il decreto ci rendiamo conto che il 60% del montepremi è costituito da una quantità enorme di biglietti vincenti con premi minori (da 10 euro o 20).
Ora, immaginiamo di comprare il gratta e vinci con l’idea di diventare “turisti per sempre”, lo grattiamo e vinciamo 10 euro. Siamo assolutamente in pari, cosa farebbe il 99% dei clienti? Scambia il biglietto vincente con un altro perchè sogna la spiaggia caraibica. Perde.
La truffa è facile da capire, i premi grossi in realtà sono veramente pochi e questa fa diventare il gratta e vinci con vincita piccola come articolo di scambio per altri gratta e vinci.
Il fenomeno del “rigioco” fa la differenza. Non posso darvi delle cifre estate a riguardo, ma mi è bastato un pomeriggio in una tabaccheria di un amico. Nove clienti su dieci che fanno vincite basse con gratta e vinci ne richiedono subito altri in cambio.
Ma teniamoci più bassi, poniamo ad esempio che solo il 50% dei clienti che vincono cifre tra i 10 e i 20 euro li riconverta in biglietti fino a perdere. Si scopre che 75 milioni spariscono dal montepremi, alzando il margine del banco dal 25,4% al 47,3%.
Le conclusioni sono poche e spiacevoli. I gratta e vinci oltre ad utilizzare pubblicità ingannevole per convincere i clienti a continuare a comprarli hanno una probabilità di vincita di lunga inferiore a quella che in realtà dice il decreto, perchè puntano meschinamente sul fenomeno del rigioco, promettendo enormi vincite quando in realtà ci sono migliaia di piccole vincite che altro non fanno se non motivare al rigioco.
Insomma, per capirci, vi sconsigliamo vivamente di comprare gratta e vinci.
Ma poi cosa ci sarà di tanto emozionante nel grattare delle figurine sulla plastica?